Coronavirus, un uomo cinese con sintomi da sospetti già a gennaio 2020 in Val Seriana. L’uomo non è stato sottoposto a tampone.
ROMA – In provincia di Bergamo il coronavirus potrebbe essere presente da gennaio 2020. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, un uomo cinese con sintomi sospetti è stato ricoverato in Val Seriana almeno tre settimane prima del focolaio di Codogno.
A confermare questa ipotesi è una cartella clinica del paziente, da tempo allettato a causa di un ictus, che è sul tavolo dell’avvocato Consuelo Locati, legale dei familiari delle vittime del Covid. Al legale il documento è stato recapitato in forma anonima.
Il paziente non è stato sottoposto a tampone
Il ricovero è avvenuto il 26 gennaio per “tosse e comparsa di dispnea“. Tutti sintomi che fanno pensare al coronavirus, anche se il paziente non è mai sottoposto al tampone nonostante la circolare del ministero prevedeva il test per tutte le persone arrivate da Wuhan o con possibili sintomi riconducibili al Covid-19.
Ipotesi coronavirus che sembra essere confermata anche dalla Tac. L’esame ha evidenziato “la comparsa nel polmone sinistro di sfumati addensamenti parenchimali, con aspetto a vetro smerigliato”. Una diagnosi molto simile ad altre di pazienti risultati positivi al coronavirus.
Il coronavirus in Italia da gennaio 2020
Il coronavirus è in Italia almeno da gennaio 2020. Approfondimenti dei mesi scorsi hanno ipotizzato la presenza del Covid-19 nel nostro Paese dalla fine del 2019, ma ora il caso del cinese sembra dare la certezza che i contagi registrati a febbraio non sono stati i primi.
Nelle prossime settimane saranno effettuati tutti gli accertamenti del caso per capire se il paziente cinese era affetto da coronavirus. I sintomi fanno pensare ad un contagio da Covid-19 e la mancanza del tampone non ha permesso nell’immediato ad accertare. E sono in corso tutti gli approfondimenti del caso sull’episodio avvenuto in Val Seriana.